“Se fai sempre quello che hai sempre fatto, otterrai sempre quello che hai sempre ottenuto“
Henry Ford
Al giorno d’oggi, l’affermazione di Henry Ford, semplice ma potente, continua a risuonare nelle aziende di ogni tipo e dimensione.
Il cambiamento è inevitabile, ma spesso rimanere competitivi non significa dover rivoluzionare tutto. Piuttosto, si tratta di coordinare al meglio attività aziendali come la contabilità, la tesoreria, la produzione, il magazzino, la gestione commesse, la qualità e la supply chain.
Tuttavia, quando si parla di adozione di tecnologia, dati i tempi e i costi finanziari necessari per passare ad esempio a un nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning), spesso ci si accontenta di qualche rattoppo. Continuiamo a usare il software e l’hardware che abbiamo in uso perché cambiarli sembra troppo difficoltoso. La realtà è che proprio questa riluttanza potrebbe essere ciò che ci trattiene.
La decisione di aggiornare un sistema ERP spesso viene presa troppo tardi: bisognerebbe muoversi molto prima di quanto non venga fatto.
In che modo, però, gli imprenditori possono sapere esattamente quando hanno bisogno di apportare un cambiamento?
Vediamo quali sono i tre segnali rivelatori.
1) Aumento dei volumi
Se i volumi del proprio business aumentano, perché maggiori sono le transazioni e maggiori sono le esigenze anche di magazzino, è un buon segno. L’aumento del volume è un segnale infallibile che le cose stanno progredendo nel modo in cui dovrebbero. Tuttavia, ciò di solito significa che il team non solo deve lavorare di più, ma anche con maggiore efficienza.
Con un sistema gestionale adeguato, è possibile gestire volumi più grandi senza assumere nuovo personale, formarlo e perfezionare le competenze dei dipendenti già disponibili. Il sistema giusto per ogni PMI è quello che può adattarsi in ogni momento alle esigenze aziendali, che può essere utilizzato da tutti a tutti i livelli e che si allinea con i sistemi e il software di supporto.
2) Sistemi gestionali disconnessi
La mancata integrazione di sistemi, applicazioni e servizi causa un inevitabile aumento del carico di lavoro. Perché allora mantenere aggiornati i diversi sistemi è un’attività che passa facilmente in secondo piano?
Ed è un attimo farla nel modo sbagliato, anche con un sistema ERP decente. L’inserimento manuale dei dati è uno lavoro pesante e, su larga scala, diventa spesso insormontabile. Ma con i giusti strumenti di automazione e un’unica interfaccia, è possibile gestire questo compito estenuante e ripetitivo, eppure cruciale, con agilità.
3) Segnalazione di problemi
In ogni azienda sorgono delle problematiche. La vera sfida consiste, però, nella capacità di superarle. E se qualcosa va storto la situazione peggiora se non si riesce a rilevarle e comunicarle in maniera tempestiva.
È possibile comunicare facilmente al cliente finale un problema relativo a un articolo esaurito o ai tempi di consegna, purché le informazioni siano visibili lungo tutta la supply chain. Se non è possibile segnalare con facilità i problemi, sarà più difficile risolverli.
In definitiva, la crescita aziendale richiede tempo e fatica. Non si basa semplicemente solo sulla tecnologia, ma questa tecnologia deve essere quella “adeguata” e lo è solo se allineata con le reali esigenze aziendali: questo può fare la differenza per qualsiasi operazione o processo che risultano impegnativi.
Flessibilità, efficienza, visibilità end-to-end e capacità di personalizzare e automatizzare sono al centro di qualsiasi sistema ERP moderno. O almeno, dovrebbero esserlo. Se non lo sono, significa che è ora di cambiare.